Diritto del lavoro
Nel vigente contesto sociale la normativa che regolamenta la materia del lavoro riveste un ruolo di fondamentale e sempre maggiore importanza.
Sempre più spesso, infatti, è necessario saper fornire al Cliente, sia esso privato e lavoratore dipendente ovvero parasubordinato (quale un agente di commercio), sia esso un imprenditore, tutte le informazioni utili a far valere con profitto le proprie ragioni. A tali soggetti lo Studio indica le probabilità di accoglimento delle domande formulate avanti al Giudice del Lavoro, con specifica individuazione del risultato effettivamente raggiungibile in un termine prefissato, oltre che le spese della vertenza.
Qualora la controversia non venga definita con un accordo nel corso di una preliminare fase di confronto -che la legge spesso impone come passaggio obbligato prima dell’inizio della lite-, gli Assistiti vengono coadiuvati anche nella raccolta degli elementi che potranno essere utilizzati come prova delle loro ragioni durante il successivo processo.
Si rendono, con l’occasione, alcune importanti informazioni:
– per il dipendente: il licenziamento, di norma, deve essere impugnato entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di ricezione della relativa comunicazione;
– per l’agente: all’atto della conclusione del rapporto con l’impresa sussiste il diritto all’indennità per l’avviamento e la conservazione della clientela da calcolarsi in base alle statuizioni del contratto collettivo nazionale di categoria; indennità per il cui calcolo effettivo è opportuno affidarsi a professionisti che siano in grado di conteggiare le spettanze derivanti da possibili provvigioni indirette;
– per l’imprenditore: il licenziamento, oltreché fondato in punto di fatto e di diritto, deve essere formalizzato per iscritto con impiego di terminologia specifica, sotto pena di nullità. Anche la sola carenza di linguaggio tecnico, infatti, può condurre alla dichiarazione di nullità del licenziamento e far sorgere in capo al lavoratore che lo abbia impugnato il diritto, oltre alla reintegrazione sul posto di lavoro (qualora l’impresa abbia un numero considerevole di dipendenti), anche alla retribuzione e agli oneri contributivi per tutte le mensilità di durata del processo, nonché il diritto al risarcimento degli ulteriori danni patiti ed alla rifusione delle spese sostenute per l’assistenza legale.
Per la complessità della disciplina dettata in materia del diritto del lavoro e l’importanza della stessa -questo ramo del diritto coinvolge un aspetto importante della vita di ciascuno-, risultano fondamentali il ricorso ad un consulente abilitato ed una fattiva collaborazione tra questi e l’Assistito.
Solo a seguito dell’analisi del rapporto tra i costi preventivati ed i benefici sostanziali ed economici ritenuti raggiungibili, lo Studio valuta con il Cliente l’opportunità di dare inizio alla procedura legale indicando le modalità ed i tempi della vertenza.
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